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DI LABORATORIO INCLUSIONE

Lunedì 11 novembre 2024, alle ore 15:00, si è svolta sulla piattaforma Zoom la prima Agorà del Laboratorio Inclusione.

Dopo l’introduzione del responsabile del Dipartimento Inclusione Iacopo Melio, la prima persona a intervenire è stata Luca di Sciullo (Presidente Centro Studi e Ricerche IDOS), che ha presentato con il suo intervento un focus sulla questione quell’immigrazione, proponendo nello specifico di riprendere la rivendicazione dell’abolizione del reato di clandestinità e al contempo di ribadire la necessità di una forte battaglia per la chiusura dei CPR (spazi in cui troviamo condizioni di vita non dignitose, mala gestione da parte di multinazionali e poca attenzione al benessere e alla dignità delle persone immigrate): questioni da inserire nelle linee che il Partito Democratico sta discutendo riguardo le politiche migratorie alternative. Inoltre, è stato suggerito di prevedere dei percorsi di inserimento per i migranti che arrivano sul nostro territorio e che non devono ovviamente essere abbandonati ma inclusi nel sistema.

Successivamente è intervenuto Emiliano Fossi (Segretario PD Toscana) salutando e valorizzando le Agorà intese come uno strumento di partecipazione dal basso utile e concreto per ottenere proposte da sottoporre al PD e alle varie rappresentanze sui diversi livelli: “Queste Agorà permettono al Partito di costruire un profilo nuovo, a partire da battaglie che abbiano una relazione con la società. Bisogna inoltre ripartire dal tema delle diseguaglianze e dei diritti di tutte e di tutti, da una politica vicino ai bisogni dei cittadini e alle loro istanze”.

A seguire Rachele Risaliti (GD Firenze) ha introdotto una questione che riguarda nello specifico la sua generazione ma anche, in generale, tutta la società. Si tratta dei NEET (Not engaged in Education, Employment or Training), che non rappresentano il fallimento del singolo ma sono il risultato del fallimento di un’intera struttura sociale e culturale. Risaliti ha evidenziato come in alcuni momenti cruciali vi sia una carenza del sistema: per affrontare questo problema la proposta concreta è stata quella di creare un modello di orientamento che si basi su due momenti in connessione, ovvero costruire realtà di orientamento laddove non vi siano e poi valorizzare quelle realtà che già esistono a più livelli. In sostanza, l’obiettivo è dunque quello di creare una rete che possa aiutare le giovani e i giovani a prendere decisioni consapevoli grazie a persone competenti ma anche alla relazione tra pari, attraverso un orientamento strutturato, generale ma comunque personalizzato, quindi dotato di personale che sappia sostenere il singolo in questo percorso.

A seguire Gabriele Piazzoni (Segretario generale di Arcigay) ha evidenziato come Arcigay abbia nel tempo implementato le politiche interne che garantiscono che ogni forma di diversità non debba costituire un ostacolo a chi desidera partecipare a questi spazi. Piazzoni si è concentrato sulla questione della sessualità: ha evidenziato come, in quanto Associazione, spesso è contattato da persone che necessitano di aiuto in relazione all’esercizio della propria sessualità come nel caso delle persone con disabilità che hanno bisogno di passare dalla famiglia per soddisfare un loro bisogno specifico (questione molto complessa che si lega alla questione della sessuofobia). Ha aggiunto che ad oggi l’On. Marco Furfaro ha presentato un’altra Proposta di Legge in merito al riconoscimento della figura dell’OEAS (operatrice/tore all’emotività, affettività e sessualità) partendo da una mozione del Consigliere regionale Iacopo Melio, tema che deve essere promosso e affrontato dato che affronta un bisogno intercettato nel tempo anche da Arcigay. Oltre alla PDL, dunque, occorre costruire alleanze dialogando con le forze di maggioranza, argomento su cui si può lavorare in maniera bi-partisan. 

A seguire Simone Zetti (Segretario GG Firenze) è intervenuto brevemente per chiedere che anche altri Dipartimenti del Partito si muovano verso questa discussione e siano sempre più attenti alle questioni appena introdotte.

Daniele Buonaiuti (Presidente Arcigay Firenze) ha proposto di costruire un Osservatorio per mappare le discriminazioni sul territorio: “Le Associazioni hanno sportelli, ma serve punto di raccolta e di analisi ufficiale a tutti i livelli, sia regionali che nazionali”. Anche a livello di pubblica amministrazione, sarebbe necessario vi fosse un sostegno regionale per evitare forme di discriminazione, oltre a una formazione su queste tematiche a livello di Partito ma non solo.

Iacopo Melio ha ripreso la parola sul tema del linguaggio, proponendo a Buonaiuti (a livello regionale) e a Piazzoni (a livello nazionale) di scrivere un Manuale con linee guida per un linguaggio inclusivo da poter diffondere, a partire dal Dipartimento Inclusione, sia a livello nazionale che regionale in modo anche da formare meglio il Partito Democratico sul tema. Questa sarebbe un’idea concreta per portare avanti la proposta, sarà infatti compito del Dipartimento occuparsi della sua circolazione e diffusione.

Giovanna Nones (Associazione #Vorreiprendereiltreno) ha formulato una richiesta riguardante il mondo della disabilità: “Dobbiamo chiedere a gran voce l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia per attività pubbliche che private”.

Iacopo Melio ha qui proposto all’Associazione, come nel caso precedente, di provare a scrivere delle linee guida per costruire un documento da diffondere attraverso il PD, almeno a livello interno, per una sorta di formazione che possa portare chi fa politica ad avere una maggiore consapevolezza in modo da attivarsi più efficacemente. Un documento da utilizzare per azioni concrete.

Claudia Delpopolo Riolo (Agedo) ha posto l’attenzione sulla questione “Formazione”, nello specifico in ambito sanitario: è necessario, secondo lei, costruire una formazione ad hoc che abbia centrale la questione del genere, in ogni ambito. Una formazione che quindi educhi al rispetto per tutte le apparenti diversità: per ciò che concerne la parte sanitaria, infatti, ancora vi sono discriminazioni nei confronti di corpi considerati non conformi, e queste nascono molto spesso a partire dal linguaggio.

Valeria Testa, non potendo intervenire in videochiamata, scrive un messaggio ricordando la necessità di creare un dialogo e una collaborazione tra scuola e mondo del lavoro (sia a livello pubblico/statale che a livello privato) che non riguardi soltanto le categorie protette, coltivando quindi il supporto del mondo esterno oltre agli orientamenti. Una proposta è quella di incentivare le aziende per dialogare con le scuole e fare in modo che già a partire dal terzo anno (soprattutto per le scuole tecniche e professionali) siano proposte attività da stage.

L’ultimo intervento è stato quello di Manuele Vannucci che ha introdotto la questione delle linee guida per l’accessibilità sul web, evidenziando come i contenuti online dovrebbero essere già accessibili per Legge eppure non sempre questo viene rispettato, perciò sarebbe necessario almeno che i siti web istituzionali siano visitabili da chiunque. Servirebbe poi educare a un certo autocontrollo delle singole aziende pubbliche, oltre al necessario controllo da parte dello Stato per rendere accessibili i suoi contenuti (siti, app, ecc…).

Iacopo Melio , prima dei saluti conclusivi, si è proposto qualora si trovino delle “falle” sui siti governativi da poter utilizzare come scusa, di intervenire il prima possibile sul tema con una mozione da portare in Consiglio regionale.

L’Agorà Online si è conclusa alle ore 16:30 circa.


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